Ogni anno a Novembre si festeggia una delle feste più amate a Venezia, la Festa della Madonna della Salute.

Tra tutte le numerose occasioni di celebrazione che popolano il calendario veneziano, infatti, questa è certamente la festa più apprezzata e sentita dagli stessi abitanti della città. Allegra e briosa, ma anche dalla forte componente religiosa, questa festa ha quasi 400 anni di storia.

Eccoci pronti a scoprire in questo articolo, storia e curiosità legate alla Festa della Salute (come solitamente viene chiamata).

La Festa della Madonna della Salute a Venezia: ogni 21 Novembre un grande evento tra sacro e profano

come festeggiare la madonna della salute a venezia (Gerhard Bögner da Pixabay )

Il 21 Novembre di ogni anno, la Basilica della Madonna della Salute, vicino a Punta della Dogana diviene meta di un importante pellegrinaggio.

Non si tratta di un evento di grandissimo richiamo turistico, in verità. Questa festa è invece piuttosto importante a livello locale.

E, anzi, sebbene oggi la componente ludica sia piuttosto forte, come vedremo, in realtà il sentimento religioso è tuttora molto vivo.

Per comprendere perché, dobbiamo tornare indietro nel tempo, a circa 400 anni fa.

Storia della Festa della Salute: come la peste del 1630 arrivò a Venezia

Nel 1630, la peste bubbonica, descritta anche dal Manzoni ne I Promessi Sposi, vessava l'Europa. Venezia, applicando già le regole della quarantena a tutti coloro che provenivano dall'esterno, inizialmente fu salva.

Fu concesso soltanto all'ambasciatore del Duca di Mantova di entrare in città e fare la propria quarantena in una delle isole (o San Servolo o San Clemente). Il falegname, incaricato di costruire una sorta di palizzata dove l'ambasciatore potesse stare isolato, venne però contagiato. Da lì, la peste si diffuse a Venezia.

Migliaia di persone morirono in quel periodo, così tante che per il Doge di allora non c'era più altra soluzione, se non quella di rivolgersi al divino.

Il voto del Doge di Venezia Nicolò Contarini

Era il 22 Ottobre 1630 quando Nicolò Contarini, Doge di Venezia, dichiarò pubblicamente che avrebbe eretto un edificio religioso dedicato alla Salute, per chiedere la protezione della Vergine Maria dalla pestilenza.

I lavori di costruzione della chiesa iniziarono subito e, in poche settimane, effettivamente la virulenza del morbo diminuì fino a cessare del tutto.

Il prezzo da pagare però fu altissimo: un Veneziano su quattro, infatti, morì proprio in quegli anni.

Di quel terribile periodo, però, oggi rimane un edificio dalle splendide linee barocche che avrebbe cambiato per sempre lo skyline di Venezia.

La costruzione della Chiesa di Santa Maria della Salute sul Canal Grande

la basilica della salute e il ponte votivo (Serkan Turk da Pixabay )

I lavori iniziarono nel 1631 e durarono per parecchi anni, fino al 1687.

Venne scelto il progetto del giovane architetto Baldassare Longhena, in quanto aveva immaginato un edificio davvero spettacolare.

Certamente il suo progetto era largamente ispirato al lavoro di Andrea Palladio che mai era riuscito a realizzare completamente una chiesa di simili proporzioni a Venezia.

Una volta scelto il progetto, però, era necessario scegliere il luogo.

Inizialmente si pensò a Punta della Dogana, nel Sestiere di Dorsoduro, proprio nella sua parte più estrema che guarda a San Marco. Il simbolismo era assai importante, ma questo avrebbe comportato lo spostamento dell'intera area doganale. Si decise quindi di erigerla sempre nell'area della dogana, ma leggermente spostata.

Il 25 Marzo 1631, anniversario della mitica fondazione della città, venne dunque inaugurata la costruzione di una delle chiese più belle di Venezia.

Chiesa della Salute: tra interni ed esterni, alla scoperta dei suoi capolavori

visite dei fedeli al tempio dedicato alla salute a venezia (Neil Morrell da Pixabay )

La pianta della Basilica è assai particolare: un corpo centrale a forma ottagonale su cui poggia la grande cupola semisferica, circondato da sei cappelle minori. Sorreggono la cupola, sormontata dalla statua di Maria, delle volute a spirale ulteriormente stabilizzate da statue.

Osservando la Basilica, in effetti, è proprio l'altissima cupola la prima cosa che si nota, dal momento che la rende riconoscibilissima da qualunque punto la si guardi.

L'interno della chiesa, in contrasto con la sfarzosità esterna, è invece piuttosto semplice e austero. Spicca per scenograficità l'altare maggiore che è collocato sotto una cupola un po' più piccola. Qui si vede Maria tra le personificazione di Venezia e della peste debellata.

Dentro alla chiesa vi sono diverse pale d'altare, di cui una di Tiziano, e all'interno della sacrestia si trovano lavori di Tintoretto, Salviati e Palma il Giovane.

Come i Veneziani festeggiano la Madonna della Salute il 21 Novembre

le tradizioni della madonna della salute (Samuel Busetto da Pixabay )

Le celebrazioni della Madonna della Salute ricordano moltissimo quelle per la Festa del Redentore a Luglio.

Viene infatti allestito un enorme ponte votivo da Santa Maria del Giglio fino alla Chiesa della Salute a ricordo della processione del 1631.

I festeggiamenti hanno inizio con il taglio del nastro del ponte votivo alla presenza del Patriarca di Venezia, di solito intorno al 18 Novembre, e terminano il 22 Novembre, quando il ponte viene smontato.

Normalmente vengono organizzate bancarelle per la vendita di candele e dolciumi, e articoli religiosi (Campo della Salute e in Campo San Gregorio). Invece, in Rio Terà dei Catecumeni si possono comprare ogni genere di oggetti, giochi e dolci, dalle frittelle alla frutta candita.

Numerose sono le Messe che vengono organizzate in Basilica, ma numerose sono anche le occasioni di svago e divertimento.

Questa festa è un momento gaio per i Veneziani, ma d'altra parte è anche un momento solenne votato al ricordo di quanto avvenne 400 anni fa. Dunque, una forte componente religiosa, stemperata da una forte componente profana.

Cosa si mangia nel giorno della Festa della Madonna della Salute

castradina nel giorno della festa della salute (Beautytreff da Pixabay )

Oltre a tutti i dolci che abbiamo descritto prima, presenti nelle bancarelle attorno alla Basilica, tradizione vuole che in questa giornata si mangi la Castradina.

Si tratta di carne di montone castrato salmistrato, abbinata poi alle verze.

La preparazione di questa ricetta necessita davvero di molte ore di cottura. Si parla di circa 4 ore e mezza di bollitura, oltre a circa mezza giornata di riposo.

Oltretutto, fino a qualche anno fa, era quasi impossibile riuscire a reperire questa tipologia di carne a Venezia. Solo ultimamente è tornata nei banchi di macelleria veneziani.

Hai mai partecipato alla Festa della Salute?

Tra tutti gli eventi dell'anno, sicuramente i Veneziani, anche quelli meno religiosi, sono particolarmente affezionati a questa giornata.

Si tratta di un rituale, perpetrato di anno in anno e di generazione in generazione, dove sia adulti sia bambini possono partecipare attivamente.

Inoltre, la Madonna della Salute è un culto così popolare da non essere festeggiato soltanto a Venezia, ma anche nei dintorni, da Mestre fino a Padova.

Insomma, certamente uno di quegli eventi a cui, almeno una volta, è necessario partecipare per godere appieno del gioioso spirito veneziano.